Parole e Preghiere di Flora
L’INSEGNAMENTO
Ci insegni Flora…
C’insegni Flora a cercare i fiori, ossia la bellezza sparsa da Dio nella incessante produzione delle sue mani, e c’insegni a ricercare sempre la bellezza bellissima che egli è.
C’insegni a scoprire la bellezza nel mistero del mondo, nel mistero dei cuori, nel mistero di Dio, di Dio bellezza sempre antica e sempre nuova, bellezza di cui ogni bellezza è riflesso splendente.
C’insegni Flora a cercare e ad amare la bellezza vera, che è quella nata in lei dal dolore, con l’accettazione, con l’offerta, con il sacrificio e l’olocausto di ogni sofferenza, di ogni avversità e di ogni passione.
C’insegni Flora ad imparare questa scienza, la scienza della Croce, come l’imparò e la praticò in tutto il corso della sua esistenza, sin da piccola e sino alla morte.
C’insegni Flora ad amare sempre, ad amare tutti, a trovare in ogni istante occasioni e motivazioni, negli avvenimenti e nelle persone che incontriamo, di amore.
C’insegni Flora a darci soprattutto alla gioventù, ad andarne in cerca, a starle vicini, a prodigarci veramente per il suo vero bene, senza imposizione, con disposizione a collaborare in delicata discrezione perché si formi, cresca e pervenga alla realizzazione del piano di Dio, che vuole contemplare, in ogni anima, un capolavoro della sua bellezza e del suo amore.
Mons. Luigi Maverna (Arcivescovo di Ferrara-Comacchio) – Mottatonda Nuova (Fe)
LE SUE PAROLE
Tutto è nelle nostre mani con l’aiuto della madonna.
Nei pensieri uniamoci al piccolo Gesù, nei desideri a Gesù Eucarestia, nel dolore a Gesù crocifisso.
Sia l’Ostia Santissima il centro dei nostri sguardi, sia l’Eucarestia il centro dei nostri affetti, sia la Croce il centro della nostra meditazione, affinché ogni sacrificio nel fare il bene non sia più sorpresa o affanno.
L’abbandono in Dio dà forza.
Attraverso lui la Madonna; attraverso la Madonna a lui. Hai fatto bene a farmi amare prima il tuo Figlio eucaristico, non avrei amato te così.
Fa’ di tutte le date una data e su di essa scrivi: amore, fa’ di tutti i giorni un giorno e su di esso scrivi: sacrificio.
Devo salire, dimenticarmi, devo essere lampada, bruciando d’amore per Lui.
Camminare con i piedi a terra, guardando fisso al Cielo, con l’anima che tende a Dio e il cuore al prossimo.
La mia casa è ovunque si trova un tabernacolo. La mia casa è ancora dovunque non c’è, perché ovunque non c’è, lo devo portare io con l’anima mia.
Desidero che nel cuore di ogni anima vi sia un sol motto: vivo con la Chiesa, la mia casa è la Chiesa, la mia umiltà la trovo in Chiesa, la mia forza la trovo in Chiesa! Vivo con la Chiesa, perché la Chiesa è stata benedetta da Cristo, da essa ho ricevuto la vita attraverso i sacramenti; il mio pane lo trovo nell’Eucarestia, l’umiltà la trovo nell’Ostia, dove un Dio si cela, tace, aspetta in silenzio, in un tabernacolo oscuro.
PREGHIERA
Padre Santo e misericordioso,
tu hai rivelato alla nostra sorella Flora Manfrinati
la speranza che germoglia dalla Croce
e l’hai sostenuta nell’unire a Cristo crocifisso
le sue molteplici sofferenze
per dedicarsi generosamente
all’apostolato.
Per intercessione della Vergine Maria,
invocata come Nostra Signore Universale,
effondi su di noi
l’abbondanza dei doni dello Spirito Santo
perché ci sia dato
di amare il nascondimento operoso,
di cercare la sapienza che viene dall’alto
e di riconoscere e valorizzare la dignità della donna
nella famiglia, nella società e nella Chiesa.
Concedi a noi la grazia di veder esaudite
le preghiere che ti rivolgiamo
e la gioia di poter onorare la nostra sorella Flora
nella schiera dei Beati.
Per Cristo Nostro Signore.
Amen.
Pater, Ave, Gloria.
Giovanni Card. Saldarini (Arcivescovo di Torino)